“Il calcio è una delle cose che faccio da quando sono piccolo. In Nigeria giocavo tantissimo e anche adesso, qui a Lodi, gioco in una squadra. La divisa è bianca e nera, come quella della Juventus. Una squadra è come una famiglia, dove tutti si impegnano insieme, per un obiettivo comune. Giocare con i compagni significa migliorarsi e condividere tante emozioni: si vince o si perde insieme, e questo, quando vinciamo mi rende davvero molto felice.”
Chiboy ha 19 anni ed è nigeriano. Ama il calcio e il suo idolo è Christiano Ronaldo. Tifa il Manchester United, ma da quando è in Italia segue anche la Juventus.
Prima di arrivare nel Lodigiano, Chiboy è stato per un periodo in Calabria e poi nel SAI (Servizio Accoglienza Immigrazione) per minori di Casa Eg di Famiglia Nuova. Ora vive a Lodi, fuori dalle strutture di accoglienza, in un appartamento ad affitto calmierato gestito da Mano a Mano.
Grazie alla sua voglia di imparare e alle persone che nel suo percorso in Italia l’hanno aiutato, tra cui il suo mister e i suoi compagni, ora Chiboy è ben inserito nel contesto di Lodi.
Ci sono cose però, come la lingua italiana, il cibo e il modo di fare delle persone qui, che all’inizio ha trovato davvero difficili.
Chiboy è una delle persone migranti per cui Mano a Mano ha ideato un Percorso verso l’Autonomia. Un percorso fatto su misura per lui, per supportarlo nella conquista della sua autonomia grazie ad un lavoro su quattro fronti: casa, lavoro, formazione e socializzazione.
In particolare, questo percorso sta permettendo a Chiboy di svolgere un tirocinio presso un’azienda che si occupa di logistica e nei prossimi mesi gli farà frequentare un corso da saldatore, continuando nel frattempo a coltivare la sua grande passione per il calcio. Per raggiungere la sua indipendenza Chiboy avrebbe inoltre bisogno di prendere la patente e di potenziare la conoscenza della lingua italiana.