“Una casa è una cosa prioritaria, è sinonimo di libertà. Avere un posto mio dove tornare alla fine della giornata, una stanza dove riposare in tranquillità dopo il lavoro è una cosa che mi è mancata molto quando stavo nel Centro di Accoglienza. Ora so che avrò degli inquilini, e prenderemo le decisioni insieme, ma sapere di avere una stanza tutta per me dove ascoltare la musica in tranquillità mi dà molta serenità. Certo ci sono anche delle responsabilità, come le utenze e le pulizie da fare, ma ne vale la pena.”
Barry è un ragazzo solare, ha 23 anni ed è originario della Guinea francese, anche se ha vissuto a lungo in Costa d’Avorio. Il suo nome è Hamidou, ma quando lo conosci ti rivela che preferisce farsi chiamare Barry, che è invece il suo cognome; lo preferisce perché è così che lo chiamano gli amici. Ha vissuto in un Centro di Accoglienza, prima a Castelnuovo Bocca d’Adda e poi a Castiglione. Ora invece abita a Codogno, dove lavora presso la Cooperativa Sociale L’Officina.
Dopo due anni di tirocinio, ora è assunto con un contratto part-time. È entusiasta e curioso, pronto a migliorare le sue competenze per lavorare al meglio. Nel suo impiego, grazie a Paola e Marco che guidano la Cooperativa e che hanno creduto in lui, si sente importante e questo lo rende molto felice.
Barry ha trovato subito affascinante la lingua italiana, anche se ammette che, nei primi tempi non capirla gli ha creato qualche difficoltà di orientamento come, ad esempio, quando doveva prendere il treno e non sapeva su quale salire per arrivare a destinazione.
Barry è una delle persone migranti per cui Mano a Mano ha ideato un Percorso verso l’Autonomia. Un percorso fatto su misura per lui, per supportarlo nella conquista della sua autonomia grazie ad un lavoro su quattro fronti: casa, lavoro, formazione e socializzazione.
In particolare, grazie a questo percorso Barry può sostenere le spese di affitto della casa, individuata grazie alla collaborazione dei suoi datori di lavoro e della parrocchia di Codogno; contribuisce pagando le utenze e facendo qualche lavoretto manuale in casa per renderla ancora più accogliente: con lui, infatti, andranno presto a vivere alcuni ragazzi autistici che lavorano sempre in Cooperativa. Le spese per mantenersi, come ben sappiamo, sono sempre tante e a Barry piacerebbe molto frequentare un corso di informatica, migliorare il suo italiano e iscriversi al corso per la Patente di Guida, uno step importantissimo per raggiungere un più alto grado di autonomia.
La sua vita ormai, dice lui, è qui in Italia, ma non vede l’ora di ottenere un permesso temporaneo per tornare in Africa a trovare la sua mamma, che ha salutato per l’ultima volta più di 6 anni fa.