Darfur significa letteralmente “Paese dei Fur”, il più grande popolo che abita la parte occidentale del Sudan, nel deserto del Sahara. È da questo pezzetto di terra – dilaniato per lunghi anni da un lunghissimo conflitto civile che scoppiò nel 2003 – che arriva Suleiman, uomo gentile e riservato con la passione per la sartoria.
Suleiman è arrivato a Lodi nel 2011, dove ha trovato accoglienza e un grande supporto da parte dei servizi integrati della Caritas Lodigiana.
A causa di alcune difficoltà economiche, infatti, Suleiman è stato accolto a Casa San Giuseppe e ha frequentato per molto tempo il centro diurno di Caritas, dove sin da subito ha dimostrato passione e abilità per ago e filo, tanto da diventare un supporto per i compagni. Piccole riparazioni e aggiustamenti sartoriali? Nessun problema, Suleiman e la sua inseparabile macchina da cucire sono pronti a mettersi all’opera!
Grazie alla sua serietà, gentilezza e abilità manuale, Suleiman è stato selezionato per iniziare un tirocinio retribuito, finanziato grazie ai Percorsi verso l’Autonomia di Mano a Mano, nel settore logistica di una nota azienda internazionale situata nel basso lodigiano.
La sartoria rimane, per ora, solo una passione, ma speriamo che questa esperienza, unita alla sua enorme abilità manuale, siano per lui un trampolino per iniziare a saltare più in alto, per aumentare la sua autonomia e immaginare il suo futuro.
Cos’è un Percorso verso l’Autonomia?
È un sostegno economico e un accompagnamento educativo che lavora su quattro tasselli: casa, formazione, lavoro e socializzazione. Alcuni, a seconda delle storie personali dei ragazzi e delle ragazze migranti che incontriamo, sono già sicuri grazie all’impegno delle organizzazioni che li hanno accolti e accompagnati fino a quel momento. Altri lo sono grazie alle amicizie che sanno stare loro accanto quando si fatica un po’ di più ad essere ottimisti.
Per costruire un Percorso verso l’Autonomia ci sediamo intorno ad un tavolo con chi ha giocato un ruolo nelle storie dei ragazzi che incontriamo: i gestori delle accoglienze, il fornaio che ha ospitato in tirocinio, l’assistente sociale del Comune, la scuola, il datore di lavoro, il parroco del paese. Tutti insieme, con le persone interessate, scriviamo altri capitoli di vita, con l’obiettivo di arrivare al lieto fine. O meglio, ad un lieto inizio: quello dell’Autonomia.