Il tema dei beni comuni, il cuore pulsante del nostro progetto di rivalorizzatone di 8 luoghi nel Lodigiano, può far riflettere su come le persone di una Comunità stanno insieme e si attivano per una causa condivisa.
E anche noi vogliamo condividere un emozionante pensiero che ci ha donato Ermanno Merlo, giovane poeta e volontario di Mano a Mano.
I beni che abbiamo in comune
I beni che abbiamo in comune, quelli che condividiamo e che non teniamo solo per noi.
Quelli che permettono il viaggio alla ricerca della vita, che ci fanno sognare e restare umani.
Quel lungo filo rosso che ci collega gli uni agli altri che ci fa mettere nei panni di chi ci sta vicino, una grande empatia infinita, una storia che non finisce.
Accogliere chi cerca la pace, anime salve alla ricerca del sole è uno degli obiettivi fondamentali, la storia prima, il cerchio continuo ed eterno, la voce che ci dirà: siamo salvi.
Quel sentimento di scambio fraterno, la gioia di un bene condiviso, di una parte di terra da utilizzare insieme.
Noi e gli altri.
Poeti dell’anima, profumo di mare e di morte, di lacrime e giorni perduti, rinascono a mano a mano, piano piano sul percorso dell’unità, della fratellanza, dello scambio condiviso, così sbocciano amicizie, storie che commuovono, fili che si intrecciano a creare un solo unico destino.
Quella speranza che ci perseguita da sempre: essere felici.
È già passato il tempo e mentre il giorno tesse i fili dell’indifferenza, crescono i cimiteri, nell’avidità, nel desiderio di possesso.
Nella piccola città di Lodi, i beni si condividono, le persone si mettono in comune e si cercano al primo posto.
Così come dovrebbe sempre essere, lontano dal giorno oscuro della razza, lontano dall’invidia e dalla malvagità, restano le stelle più luminose, quelle da raccogliere nelle borse, quelle da attraversare e conoscere.
Stelle del firmamento, di un infinito spazio per proteggerle.
La casa del tempo continua con le parole e la poesia.
L’emozione di vivere nell’unione è percorrere nuovi sentieri, volare nel cielo d’oriente, su un mantello fatato di luce ritrovarsi bambini. Scoprire sorrisi, tradizioni, radici.
Amici pronti a tendere la mano nel momento del bisogno, a farsi sentire, a trasmettere emozioni. Un progetto che è fonte di gioia, che permette il conoscersi, il non avere giudizi, per segnare il proprio cammino sulla strada della vita.
L’unica patria di mano a mano è il mondo intero.
Senza confini, terre da difendere, armi, guerre, ma con una grande certezza: non esistono buoni o cattivi, giusti o sbagliati, solo esseri umani.
Ermanno Merlo