Dicembre.
Fine anno.
Tempo di riflessioni e di bilanci.
Tempo per girarsi e guardare indietro a vedere quanta strada si è fatta, il punto di partenza laggiù in lontananza che ancora si intravede, ancora più vicino di quello di arrivo.
Facce, persone e storie. Quanti incontri!
Un anno di Mano a Mano ha significato per noi un anno di fatica, di passione, di soddisfazioni e delusioni, di successi che fanno sognare e fallimenti che fanno crescere.
Ma soprattutto un anno di facce, di persone, di storie.
Ecco. Se mi giro a guardare l’ultimo anno, ciò che vedo più chiaramente di ogni altra cosa sono le persone che hanno fatto con me almeno un pezzettino di questo cammino.
Qui vicino a me ci sono Marta, Pietro, Chiara, Ilaria, Laura, Manuela, Davide, Elena. Come diceva una pubblicità di qualche anno fa? Se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Il loro ruolo in Mano a Mano non è sufficiente a render loro giustizia per quello che hanno fatto così come non potrà riuscirci ogni grazie che potrei dire loro.
Portiamo zaini pieni di coraggio
Da quest’altra parte, ci sono tutte le persone che si muovono dentro e intorno agli Enti che lavorano a Mano a Mano. Con loro porto zaini pieni di coraggio, quello che ci è voluto ad accettare una sfida così impegnativa come quella di aiutare a trovare un posto nel mondo alle persone che sembrano non avercelo più. Una sfida contro la paura, la crisi, l’incertezza.
Più in là ci sono gli Amministratori dei Comuni su cui stiamo portando avanti le nostre iniziative. Il cammino di Mano a Mano ha attraversato le loro strade e le loro piazze. Sindaci, assessori e consiglieri che ci hanno indicato il percorso, ci hanno accompagnato e guidato, anche loro con un buon carico di coraggio, necessario quando vuoi andare controcorrente.
Più avanti puoi incontrare gli operatori delle accoglienze. La fanteria. La prima linea. Eroi del cambiamento, stabilmente precari, custodi di un sapere concreto che andrebbe ascoltato di più per capire come dovrebbe funzionare una buona accoglienza.
Persone, persone, persone.
Quando arriva un po’ di stanchezza ci sono i sostenitori di Mano a Mano in grado di dar vita a momenti speciali come la campagna #unacasaperaccogliere o la donazione per la realizzazione delle prime Skill Box.
Poi volgo lo sguardo a tutte le persone che si sono avvicinate a Mano a Mano per partecipare ad un evento, per organizzarlo preparando una torta, suonando uno strumento, parlando delle piante della collina, raccontando una storia, cucinando un piatto tipico, donando un piccolo o grande contributo. Siamo già più di 800. Siamo già una bella comunità.
Sono qua, tutte intorno a noi.
Fianco a fianco, poi, ci sono tutti i nostri amici migranti. Il loro percorso è iniziato molto più di un anno fa. Forse con loro faremo solo una tappa del loro viaggio, forse faremo un po’ di strada in più. Intanto camminiamo insieme e andiamo avanti, ci conosciamo, facciamo amicizia, discutiamo, ci emozioniamo. Viviamo.
E poi ci sei anche tu. Spero che vorrai accompagnarmi anche nell’anno che sta per iniziare. Dammi una mano a far venire con noi le persone che incontreremo strada facendo.
Ci stai? Io ci conto.
Ma adesso fermiamoci un attimo. Prendiamoci il tempo per vivere questo periodo di festa con serenità. Ricarichiamoci per ripartire.
E allora Auguri! Buon Natale e uno speciale 2020!
Ciro Vajro
Project Manager
